ALLA SCOPERTA DELL’AZERBAIJAN IN MOTO

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Di MARCELLO CARUCCI 28 LUGLIO 2017

Diario di bordo Tour Azerbaijan 2017

28/07/2017

La moto è pronta, le mappe studiate… tutto è a posto…finalmente si parte! Questa volta mi spingo alla scoperta dell’Azerbaijan.

Parto da Roma alle 9,00 mi dirigo verso il raccordo anulare e successivamente verso l’autostrada che percorro fino a Portogruaro. Alle 15,30 incontro Loris, un mio amico. Lui con la sua nuova Honda Africa twin, io con la Honda Crosstourer, arriviamo a Palmanova. Consumiamo un caffè in un autogrill, rimaniamo un po’ a chiacchierare, poi ci salutiamo con la promessa di mantenerci in contatto tramite i social. Riprendo il mio viaggio: alle 20,00 sono a Maribor ( Slovenia). Faccio sosta nel parcheggio di un autogrill per riposare qualche minuto e mangiare del tonno in scatola. Riparto subito dopo. Prossima tappa: Ungheria.

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Alle 0,24 del 29 Luglio, a circa 50 km dalla bellissima Budapest, mi fermo a causa del forte vento. Anche la stanchezza fisica comincia a farsi sentire, così mi sdraio nei pressi di una piazzola di una stazione di servizio e cerco di rilassarmi un pò. Tante sono le persone che trascorrono la notte nelle proprie autovetture aspettando l’alba. Riesco a dormire fino alle 4,00 del mattino: fa freddo e c’è ancora molto vento! Mi lavo, prendo un caffè e riparto immediatamente.

Alle 12,00 sono sul confine Ungherese-Ucraino. Mentre sono a fare la fila, socializzo con alcuni stranieri, prevalentemente romeni che lavorano in Italia. Risolte tutte le pratiche burocratiche, riparto alla volta di Kiev! Alle 19,00 dopo aver guidato per chilometri e chilometri, mi fermo in un Albergo che dista a 300 km da Kiev. Faccio una doccia , ceno e vado a dormire. Il giorno dopo, alle 7,00 faccio colazione con una tazza di caffè e biscotti e subito dopo mi metto in viaggio.

La viabilità è ottima! Attraverso l’Ucraina con andatura sostenuta e alle 19,30 sono sul confine russo. Durante i controlli, regalo ai doganieri occhiali da sole, gadget pubblicitari che la “Honda Europa Italia” mi ha omaggiato. Poco più avanti, una donna tenente poliziotto, molto gentile, mi compila il modulo in cirillico inserendo le mie generalità e i dati relativi alla moto. Per ringraziarla, le regalo due paia di occhiali. Lei timidamente mi ringrazia e sfoggia anche un bel sorriso.

Tutto è a posto, posso raggiungere la Russia! Viaggio fino alle 21,30 poi mi fermo al primo Motel. Dopo cena, fuori dall’albergo ,ritrovo un gruppo di moldavi conosciuti in frontiera Ucraina-Russia. Mi invitano a mangiare con loro e mi offrono anche della Vodka che sinceramente a me non piace, ma per educazione accetto. Essi mi invitano a restare ancora con loro, ma l’indomani mi aspettano molti chilometri da percorrere, quindi vado a dormire. Mentre mi dirigo verso il Motel, vedo dei signori russi curiosare intorno alla moto, mi chiedono da dove vengo e dove sono diretto, insomma mi riempiono di domande. Con l’aiuto delle carte topografiche, cerco di spiegare il percorso: rimangono sbigottiti! Subito dopo, li saluto e vado a dormire .

31/07- Alle 6,00 del mattino sono già in piedi ,mi preparo la colazione, scatto qualche fotografia nei dintorni e organizzo l’itinerario. La giornata è bellissima! Viaggio fino alle 11,00 ho percorso 323 km. Faccio una sosta per mangiare del pane e formaggio. La temperatura è proprio ideale: 23 gradi!

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Viaggiare in moto oggi è un piacere: le strade che percorro sono magnifiche! Conduco la moto ad una andatura sostenuta per un lungo tratto, improvvisamente il manto stradale cambia e le strade che percorro si presentano strette e dissestate. Alle 14,30 dopo aver attraversato per oltre un’ora strade secondarie e luoghi isolati, riprendo la via principale. Sono diretto a Murmansk città della Russia situata all’estremo nord –ovest della Russia Europea (Penisola di Kola) già visitata nel lontano 2009.

Il viaggio continua fino alle 23,00. Mi fermo, ma in zona non riesco a trovare nessuna sistemazione alberghiera. Chiedo anche informazioni ad un poliziotto ma mi conferma quello che temevo, in zona non ci sono alberghi. Sono costretto a proseguire! Per San Pietroburgo metropoli mancano ancora 130 km. Sono troppo stanco! Ho viaggiato per 16 ore e percorso 1.200Km. Senza esitare, decido di fermarmi nella piazzola di un distributore di benzina. Ceno e trascorro la notte in dormiveglia.

01/08- Alle 6,00 parto. Alle 7,30 sono a San Pietroburgo città che ho visitato altre due volte nei precedenti tour in Russia. Alle 9,30 però, a causa della stanchezza fisica, dovuta anche alle pochissime ore di sonno, i riflessi diminuiscono. Decido di fare sosta in una zona sicura e controllata, per cui scelgo ancora una volta una piazzola di un distributore di benzina. Come mi sdraio, arriva il gestore, mi dice che non posso sostare in quell’area e mi devo spostare poco più indietro. A questo punto decido di ripartire! Mi accompagna una fitta pioggerellina e c’è molta nebbia. Alle 21,00 come se non bastasse, l’indicatore del carburante segna riserva, quindi riduco la velocità per non rimanere a piedi. Nel serbatoio è rimasta un’autonomia di soli 20 km.

Finalmente poco più avanti riesco a fare rifornimento. A causa delle cattive condizioni climatiche e dell’ora ormai tarda, cerco un motel, ma gli unici due sono al completo. Non resta che fermarmi nella piazzola di un distributore di benzina. Una motociclista russa si avvicina e mi saluta, è diretta a San Pietroburgo con il fidanzato che la segue in auto. Ci scambiamo qualche informazione, poi illustro loro alcune foto dei miei viaggi e comunico il mio raid del momento.

La omaggio di una cartolina dove sono riportati tutti i miei contatti. Lei mi ringrazia affettuosamente con un bacio. Poco dopo i due si mettono in viaggio. Io preferisco rimanere al riparo perché piove ininterrottamente. Mi trovo a 200 km da Murmansk . Alle 3,15 di notte, decido di partire per raggiungere la città . Dopo alcuni chilometri, la stanchezza la fa da padrona: faccio fatica a tenere gli occhi aperti e mantenere salda la presa sul manubrio. Inconsapevolmente mi ritrovo sulla corsia opposta con gli occhi chiusi, giusto il tempo di aprirli e rendermi conto di ciò che mi stava accadendo.

Devo trovare un riparo, sono ancora troppo lontano dai Centri urbani. Mi fermo spesso, tolgo il casco per tenermi sveglio, ma solo per un breve momento ho lucidità , appena ripercorro un po’ di km la sonnolenza si ripresenta. Vedo una pensilina dell’autobus e mi fermo immediatamente. Metto in sicurezza la moto e mi sdraio per terra, coprendomi con il telo della moto. Mi sveglio dopo due ore.

Alle 7,00 del 2 Agosto, sono a Murmansk . Arrivato in città chiedo ad un tassista dove posso trovare un albergo economico, gentilmente mi ci accompagna. Lo ringrazio per la cortesia e gli chiedo quanti rubli gli devo. Sorridendo mi risponde: Nulla! Lo ringrazio in lingua russa e mi avvio verso la reception.

Presa la stanza , scarico tutti i bagagli e senza neanche farmi la doccia, esco alla ricerca di un gommista per il cambio gomme. Mi rivolgo ad una persona, lui mi accompagna e dopo ore di ricerche, lo troviamo. Avvenuta la sostituzione delle gomme, provo la moto: va benissimo, è equilibrata in modo perfetto! Rientro in Albergo, faccio una doccia e mi riposo. Al mattino, visito la città e dopo qualche ora riparto. Alle 11,00 la mia prima sosta. Ho percorso 150 km. La temperatura è di 13 gradi. Alle 21,00 ho percorso 976 km.

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Il giorno successivo dopo un’ abbondante colazione al prezzo di due euro, mi rimetto in viaggio . Sono le 7,00 del mattino, la temperatura è di 15 gradi. Dopo due ore di viaggio, una prima sosta: mi preparo due tazze di caffè portato da casa .Il cielo è nuvoloso, il sole stenta a far capolino. In serata sono a Vologad, una bellissima città con stupende cattedrali e bellissimi giardini. Il giorno seguente, attraverso dapprima paesaggi simili alla Siberia, d’improvviso con il sorgere del sole, il paesaggio cambia aspetto, diventando uno spettacolo. Alle 18,00 sono nella città di Arcangelo.

Chiedo ad un motociclista di indicarmi un albergo economico, senza esitare mi accompagna. Mi presenta i suoi amici Bikers con i quali mi intrattengo qualche ora. Pernotto in un albergo al centro della città, a poche centinaia di metri dal mare. Ammiro un tramonto meraviglioso, con un mare calmo ed un sole grande e rosso. Subito ne approfitto per scattare alcune foto.

Sul lungomare moltissime persone praticano sport: chi pattina, chi fa Jogging , chi in bicicletta , chi cammina a passo sostenuto, chi pratica sci d’acqua. Mentre sono vicino alla mia moto parcheggiata di fronte all’albergo, un ciclista di mezza età si ferma per ammirare la moto. Mi chiede da dove vengo. Con lui faccio una bella chiacchierata, gli descrivo con l’aiuto delle mappe il giro che sto compiendo e tutti i viaggi precedenti.

Gli consegno una mia cartolina con i vari contatti sui social. Mi chiede di autografarla e se ne va ringraziandomi e promettendo che mi seguirà su internet . Poco dopo, mi ritiro in hotel, aggiorno il viaggio postando foto e scrivendo le mie emozioni. Subito dopo vado a riposare. Il giorno seguente, percorro 700 km sotto una fitta pioggerellina.

Mi fermo nello stesso albergo dove ho alloggiato nel viaggio d’andata. La mattina seguente faccio una ricca colazione accompagnata da abbondante caffè. Prima della partenza, saluto il personale che lavora nell’Hotel e scatto anche qualche fotografia .Durante il viaggio, la temperatura si alza, arriva a 25 gradi. A questo punto mi fermo e mi tolgo gli indumenti termici. Alle 19,00 alloggio in un Motel di un piccolo e grazioso paese. Mi trovo a 70 km da Novgorod .

La mattina del 9 Agosto, faccio colazione in un bar del paesino, lo visito e poi riparto. Percorro 400 km su strade dissestate a causa dell’intenso traffico dei tir. Lungo la strada ci sono molti motel, all’ora di pranzo, mi fermo a mangiare in un locale, aggiorno la mia posizione attuale e alle 15,30 riparto. Le strade sono buone, ne approfitto per accelerare. La giornata è contrassegnata da moltissimo vento, però la temperatura è buona .Faccio un’ulteriore sosta per preparami del caffè. Sto viaggiando nella direzione di Syktyvkar, città che dista a 700 km .Verso le 18,00 arriva un temporale, mi fermo in un albergo . Faccio la doccia, mi cambio e scendo al ristorante per cenare .Mi trovo a Orshanka .

Il giorno dopo, alle 6,30 guardo attraverso la finestra: il cielo è meraviglioso: spero che il tempo mantenga! Purtroppo non è cosi! La pioggia arriva qualche ora dopo. Un poliziotto, in un controllo mi comunica che le strade terminano a Cbiktibkap ( Syktykarr, come conferma la mia mappa).

Il giorno successivo, alle 15,00 nonostante una buona dose di caffè incomincio a provare sonnolenza e stanchezza fisica. Ho percorso 535 km. Decido di ritornare nello stesso albergo dove ho dormito nel viaggio di andata .

Il giorno 12 agosto, sono a Kazan una città bellissima della Russia che visitai nel lontano 2009 .

il Giorno 13, mi fermo a 500 km da Volgograd. Percorro strade bruttissime, deformate dal passaggio dei tir, molto pericolose per chi viaggia in moto. Non riesco a superare i 100 km orari. Alle 19,00 mi fermo in Motel, mi rigenero con una doccia, ceno al ristorante con due uova ed insalata mista. Alle 20,00 vado a mettermi a letto.

Il giorno 14, parto molto presto. Per circa 200 Km, attraverso strade pessime, con un fondo stradale che non mi permette di superare gli 80 km orari. Davanti ai miei occhi un paesaggio completamente diverso: prima immense foreste di pini e pioppi ora piantagioni di girasole, che in presenza del sole e del cielo limpido mi regalano un paesaggio meraviglioso.

Dopo aver superato Astracan per un centinaio di km , mi ritrovo a viaggiare su un manto stradale composto di terra simile a sabbia. Chiedo ad un automobilista se la strada è cosi ancora per molto, mi risponde che in alcuni tratti è anche peggiore. Non mi resta che tornare indietro, prendere una strada secondaria che da Astracan mi porta per oltre 1000 km nella steppa. Lungo la strada incontro solo una stazione di servizio.

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Viaggio fino alle 20,00 poi finalmente raggiungo l’unico Motel in zona. Ceno e vado immediatamente a dormire. Sono stanchissimo! Il 16agosto, sono in Azerbaijan. In dogana sono gentilissimi, mi aiutano a risolvere le pratiche burocratiche. Pernotto a Quba .Il giorno dopo sono nella bella Baku, conosciuta anche con il nome di Baki, la capitale dell’Azerbaijan.

E’ la città più grande di tutto il Caucaso. Alloggio in un albergo lussuoso, al centro della città, ad un prezzo veramente ottimo. La città antica è bellissima! Il giorno seguente, saluto gli addetti alla reception e immortaliamo il momento tenendo in mano le bandiere: io quella dell’Azerbaijan e loro quella Italiana. Sto per raggiungere Astara ,dove rimango un’intera giornata. Ho modo di conoscere molte persone, tutte gentilissime e disponibili , mi sento cosi a mio agio in questo raid come fossi nel mio paese .

Il giorno seguente parto di buon’ora. Mentre percorro una strada a scorrimento veloce ad un’automobile che mi precede nella corsa, scoppia un pneumatico che finisce prima sul guard-rail poi rimbalza al centro della strada. Tempestivamente e per fortuna riesco ad evitarlo. Alle 15,30 una pattuglia della polizia blocca la strada per oltre un’ora , è in transito il Presidente del paese.

Per chilometri, nei punti strategici, ci sono postazioni di poliziotti ed esercito. Il controllo per la sicurezza è impressionante per almeno 40 km . Moltissime auto della polizia tra le quali quelle civetta fanno avanti e indietro per controllare le varie zone. La sera, arrivo in un albergo che si trova ai confini con l’Armenia . Ho modo di conoscere alcune persone alle quali preparo caffè made in Italy che apprezzano moltissimo. Verso le 23,00 mi ritiro in camera per riposarmi .

Il Giorno 20 sono nuovamente a Baku, ritorno nello stesso albergo. Il personale quando mi rivede mi accoglie con grande ospitalità, faccio vedere le foto fatte insieme, sulla mia pagina facebook.com/marcellocaruccimoto nella quale si trovano oltre 50.000 visualizzazioni. Sono talmente contenti e soddisfatti che festeggiamo tutti insieme bevendo una sana e fresca bevanda locale.

Rimango quasi tutto il giorno in camera per riprendere le forze dal viaggio .Il giorno seguente alle 13,00 sono presso il confine Azerbaijan-Russia , rimango in attesa oltre un’ora prima che aprano i cancelli della dogana .Alle 15,00 sono nuovamente in Russia e viaggio fino alle 19,00. Mi fermo in un alloggio a 600 km da Rostov .Il giorno dopo, stanco e sfinito percorro solo 400 km.

Il giorno 24 alle 18,00 sono in Dogana Russa sono diretto verso l’Ucraina , i controlli sono esagerati. Controllano e ricontrollano ripetutamente i documenti , si fanno delle fotocopie e dopo oltre un’ora mi danno l’Ok per andare in Ucraina. Mi fanno mettere il baule della moto su una panca ,mi fanno svuotare il tutto, anche le borse laterali della moto , lo zaino ed il marsupio .Perdo la calma e butto tutto a terra! Si sta facendo buio e sta arrivando un forte temporale.

Viaggi in Moto Diari di Viaggio Marcello Carucci moto itinerari in motocicletta Italia Europa Asia Africa Mondo viaggi in moto organizzati Diario di Viaggio Azerbaijan Un poliziotto vuole controllare un contenitore di plastica nel quale ci sono le vitamine. Io però gli faccio capire che sono solo integratori alimentari. Dopo uno stressante controllo durato 45 minuti mi lasciano andare. Mi comunicano di andare piano perché la strada è dissestata.

Dopo aver percorso alcuni chilometri al buio, mi ritrovo tra i sentieri di un bosco, ne prendo uno, ma non riesco ad arrivare sulla strada principale. Fortunatamente incontro un automobilista, egli mi informa che non è la direzione giusta da percorrere e mi accompagna fino in città.

Il 26 agosto lascio il paese ucraino e raggiungo la bella Ungheria.

Arrivo in Italia a Portogruaro e raggiungo il mio amico Loris con il quale trascorro due giorni sulle Dolomiti.

Il 30 Agosto sono a Roma.

Ho percorso oltre 26.000 km!


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